Riaccendere la speranza

Quando ci manteniamo aperti, i momenti magici possono accadere con frequenza.
Gli aborigeni cantano per ciò che è ancora nel mondo invisibile affinché prenda forma, così possiamo apprezzare e desiderare ciò che si ama perché prenda forma ed entri nella propria vita.
Alle volte le circostanze della vita, le delusioni inevitabili e i dolori possono farci dimenticare chi veramente siamo: anime in viaggio con il compito di espandere e portare i nostri doni alla vita.
” Ogni gesto, sguardo e pensiero è stato generato da una fitta trama d’amore che cospira dall’ inizio dei tempi affinché ti accorga di essere unico e speciale, un meraviglioso universo, un sistema solare. Segui ciò che spontaneamente emerge dal tuo mare e lasciati guidare, qualunque strada scegli è la strada che ti aspetta da sempre e non vede l’ora di incontrarti per conoscerti e lasciarsi conoscere. Quando è la strada a chiamarti, non puoi dire di no, sarebbe come chiudere la porta della vita”.
Abituarsi a vedere le cose da prospettive diverse.
Magari si sente l’impulso di fare qualcosa, e poi facendola si scopre che il risultato è criticabile e così è facile ritrattare la scelta iniziale e tradire se stessi invece di prendere la lezione che la vita offre per la propria crescita.
La vita, spesso, è molto più saggia e prende l’iniziativa guidandoci su una nuova e più autentica strada.
La speranza è lasciare entrare ciò che desideriamo, fare fluire il bene, amare “controcorrente”.

“È nei momenti in cui mi commuovo, che sento tutto il senso della vita rivelarsi in una lacrima”.
L. Sbrinci